Zafer stava in mezzo alla stanza vuota, gli occhi persi fissi sulla finestra, dove il vento autunnale soffiava facendo volare le foglie secche. La sua azienda era crollata, tutto ciò che aveva considerato il risultato della sua vita era svanito in un istante. I giorni di lusso e potere erano finiti, e ora Zafer doveva affrontare una realtà crudele: vivere in una casa modesta, una vita completamente diversa da quella che aveva conosciuto.
Vergogna e rabbia la pervadevano. Non riusciva ad accettarlo. Tutto era cambiato troppo in fretta e non riusciva a sopportare questa grande perdita. Zafer rimase in silenzio, senza sapere dove andare, cosa fare con i pochi giorni che le restavano.
Gülcemal, suo figlio, vedeva la sofferenza di sua madre. Sapeva che stava affrontando una tempesta interiore, ma non sapeva come lenire quel dolore. Decise di portarla in un luogo diverso per cambiare aria, e la condusse sulla cima di una scogliera alta, dove si poteva vedere tutta la valle sottostante. Sperava che lo spazio aperto e l’aria fresca potessero aiutarla a trovare un po’ di tranquillità.
“Zafer,” iniziò Gülcemal, con una voce dolce ma piena di dolore, “mamma, mi hai mai amato?”
Zafer lo guardò a lungo, poi distolse lo sguardo, gli occhi vuoti. Aveva amato, ma quell’amore era svanito, dissolto con il tempo e le battaglie familiari. Sapeva che non aveva mai amato Gülcemal nel modo in cui lui sperava, anche se l’affetto e il sacrificio erano sempre stati presenti.
“Ho capito,” rispose Zafer, la sua voce non tremava. “Non mi hai mai amato.”
Quella risposta fu come una coltellata nel cuore di Gülcemal. Si sentì come se tutto il mondo stesse crollando sotto i suoi piedi. La disperazione, la rabbia e la delusione lo invasevano. Le lacrime scendevano silenziosamente mentre affrontava la madre che aveva amato, e ora sentiva che quell’amore non sarebbe mai tornato.
Non riuscendo a sopportare il dolore, Gülcemal si girò e corse rapidamente verso la scogliera. Tutto accadde troppo velocemente. Zafer riuscì solo a urlare quando vide la sua figura lanciarsi nel vuoto.