Gulcemal aveva vissuto una vita turbolenta, segnata da conflitti continui con sua madre, Zafer, che cercava sempre di controllare ogni decisione della sua vita. Ogni volta che si trovava di fronte a lei, Gulcemal sentiva di essere schiacciato, incapace di sfuggire alle aspettative e alle richieste irragionevoli che lei imponeva. Un giorno, dopo un confronto teso con Zafer, Gulcemal si rese conto che non poteva più vivere sotto quella pressione. Non riusciva più a sopportare l’oppressione di una madre che manipolava ogni aspetto della sua vita. E, in un momento di disperazione, decise di abbandonare questo mondo.
Dai bordi di una scogliera, Gulcemal si lanciò nel vuoto. I tentativi di ricerca della sua famiglia e della polizia continuarono per settimane, ma il suo corpo non fu mai trovato. Questo lasciò la famiglia senza risposta, incapace di spiegare la sua scomparsa. Nessuno capiva che, negli ultimi istanti della sua vita, Gulcemal aveva preso decisioni ponderate e premurose per le persone a cui voleva bene.
Prima di scomparire, Gulcemal aveva contattato segretamente un avvocato per organizzare una divisione dei suoi beni. Decise di lasciare tutta la sua ricchezza a sua sorella Gulendam, con cui aveva avuto conflitti accesi in passato. Le loro discussioni avevano creato una distanza tra loro, ma negli ultimi giorni della sua vita, Gulcemal si rese conto che, nonostante le differenze, Gulendam era la persona che meritava il suo patrimonio. Sperava che lei lo usasse per vivere una vita migliore, lontana dal controllo di Zafer.
Inoltre, Gulcemal non dimenticò Armagan, il suo amato fratello che stava combattendo contro una malattia debilitante. Gulcemal gli regalò la possibilità di partecipare a un trattamento sperimentale in Svizzera, sperando che potesse aiutarlo a camminare di nuovo e vivere una vita normale. Questo fu l’ultimo dono che Gulcemal poté fare a suo fratello, sperando che trovasse la felicità e la libertà.
Infine, Gulcemal non dimenticò la sua amata Deva, che lo aveva sostenuto nei momenti più difficili. Le regalò un marchio di tessuti di alta qualità che portava il suo nome, come segno di gratitudine e per simboleggiare l’amore che provava per lei. Non era solo un regalo materiale, ma anche un segno di rispetto e affetto profondo.
Nonostante la sua scomparsa, le decisioni e i regali lasciati da Gulcemal segnarono profondamente la vita delle persone che amava. Sebbene non potesse più vivere, aveva lasciato una parte di sé, affinché la sua famiglia e la sua amata potessero proseguire, anche senza di lui. Il sacrificio di Gulcemal, pur non riconosciuto subito, sarebbe stato una lezione preziosa per coloro che lo avevano conosciuto e amato.