Cinque anni dopo quel salto destinato, il segreto venne finalmente rivelato: Gülcemal non era mai partito dalla città, e aveva continuato a osservare tutto, in silenzio. Una lettera di Deva lo fece riflettere, facendogli capire che era giunto il momento di tornare. Decise di farlo durante la cerimonia in memoria di sé stesso, per rivelare finalmente la verità, lasciando tutti increduli e felici al tempo stesso. Il suo ritorno non solo avrebbe messo fine a tutti i malintesi, ma avrebbe anche aperto la porta a una nuova speranza.
Gülcemal non aveva mai lasciato la città, nonostante tutti credessero che fosse morto. In silenzio, aveva seguito gli sviluppi, ma ogni giorno che passava si sentiva sempre più lontano dalla vita che aveva conosciuto. Il passato, le incomprensioni e il dolore non lo avevano mai abbandonato.
Poi, un giorno, ricevette una lettera da Deva. Le sue parole piene di emozione, ma anche di speranza, erano un invito a tornare. “È tempo che tu ritorni. Tutto è pronto per affrontare la verità”, scriveva. Quelle parole risvegliarono in Gülcemal una nuova determinazione. Non poteva più nascondersi. Doveva tornare, doveva affrontare ciò che aveva lasciato indietro.
Decise che sarebbe tornato proprio nel giorno della commemorazione di sé stesso – il giorno in cui tutti avrebbero pensato che fosse morto. Era l’unico momento in cui avrebbe potuto rivelare la verità, senza che nessuno sospettasse nulla. Sapeva che la sua apparizione sarebbe stata uno shock per tutti, ma sperava che sarebbe stata anche una liberazione, per lui e per gli altri.
Quando Gülcemal apparve tra la folla, nessuno poteva crederci. Gli occhi di tutti erano pieni di incredulità, come se stessero vedendo un fantasma. Le reazioni passarono velocemente dalla sorpresa alla gioia. Le persone si guardavano l’una l’altra, incapaci di credere che l’uomo che pensavano fosse morto fosse lì, davanti a loro. La gioia esplose tra la folla, come se una nuova vita fosse entrata in ciascuno di loro.
Gülcemal salì sul palco, cercando con lo sguardo Deva tra la gente. Era lei, la donna che aveva sempre amato, quella che aveva lasciato senza una spiegazione. Ora, però, sapeva che non poteva più vivere nell’ombra. Iniziò a raccontare gli anni trascorsi lontano, il dolore che aveva provato, e perché aveva scelto di allontanarsi.
Il suo ritorno non solo fece luce su tutti i malintesi, ma aprì anche una nuova porta. Una porta che conduceva al perdono, alla guarigione e alla speranza per il futuro. La gente della città, amici e parenti, sentì finalmente il peso sollevarsi dal cuore. Sapevano che Gülcemal era tornato e che insieme avrebbero ricostruito i legami che il tempo e le incomprensioni avevano distrutto.
Tutto non sarebbe cambiato immediatamente, ma almeno questo segnava l’inizio di un nuovo capitolo nella vita di Gülcemal, un capitolo che non sarebbe stato più vissuto da solo. E con Deva al suo fianco, entrambi sapevano che insieme avrebbero affrontato ogni difficoltà, costruendo un futuro nuovo e pieno di speranza.