Quando Ibrahim cercò di impedire a Deva di tornare a casa, non immaginava che questo avrebbe svelato una verità completamente diversa. Mentre l’atmosfera si faceva sempre più tesa, Gülcemal apparve all’improvviso, con un certificato di matrimonio in mano. Si avvicinò a Ibrahim e, con calma, gli porse il documento. “Ci siamo sposati,” disse Gülcemal, “sulla scogliera, con Mert come testimone.”
Ibrahim rimase sbalordito, gli occhi spalancati, incapace di credere a ciò che stava ascoltando. Il silenzio calò improvvisamente nella stanza, come se il tempo stesso si fosse fermato. Non riusciva a capire, come Deva avesse potuto fare una cosa del genere, sposare Gülcemal senza dargli alcuna spiegazione?
Deva rimase in silenzio, senza dire una parola, ma con lo sguardo misterioso. Non c’era alcuna giustificazione, né scuse. I suoi occhi racchiudevano emozioni complesse, cose che non aveva mai rivelato prima, e tutto ciò ora era stato messo davanti a Ibrahim da Gülcemal. Non aveva bisogno di spiegare nulla, perché per lei, la verità ormai non importava più. Aveva scelto Gülcemal, e quella decisione non poteva essere cambiata.
Questo matrimonio non era solo una prova d’amore tra loro, ma anche una sfida forte per tutti quelli che avrebbero cercato di ostacolarli. Per Gülcemal e Deva, il loro amore non doveva essere approvato o accettato da nessuno, se non da loro stessi. E per chi non riusciva a capire o a perdonare questa relazione, quella sfida diventava ancora più chiara.
Ibrahim, anche se non voleva ammetterlo, non poteva negare la verità davanti a lui. Guardò il certificato di matrimonio, poi gli occhi determinati di Deva, e sentì una sensazione di fallimento. Ma allo stesso tempo, capì qualcosa: che, volesse o no, non poteva cambiare la sua scelta. La storia d’amore tra Deva e Gülcemal aveva iniziato un nuovo capitolo, un capitolo che Ibrahim non avrebbe potuto influenzare.