Deva è cresciuta in un mondo pieno di solitudine e domande senza risposta. Sua madre è morta quando era ancora troppo piccola, e negli anni successivi, suo padre, Ibrahim, è stato l’unico a prendersi cura di lei e ad amarla. Ricorda bene le sere calde, quando Ibrahim si sedeva a tavola e preparava per lei una ciotola di zuppa di fiori, un piatto che faceva con tutto il suo cuore. Questi sono i ricordi più belli della sua infanzia, i ricordi che Deva stringeva gelosamente, come l’unico ancoraggio nella sua vita, sempre incerta.
Ma tutto cambiò quando Ibrahim tornò dopo molti anni di assenza, con una richiesta che lasciò Deva sconvolta: doveva lasciare suo marito e tornare a vivere con lui. La condizione di Ibrahim non solo confondeva Deva, ma faceva sorgere domande che non aveva mai osato porsi. Perché suo padre faceva quella richiesta improvvisa? Aveva sempre creduto che la sua famiglia fosse perfetta, che suo padre la amasse e che tutto andasse bene. Ma quando Deva iniziò a indagare sulla relazione tra Ibrahim e la matrigna Gülcemal, scoprì cose impensabili, segreti nascosti per anni.
Nel suo cammino alla ricerca della verità, Deva si rese conto di una verità tremenda: non era figlia di Ibrahim come pensava, ma figlia di Mustafa, il nemico giurato di suo padre. Una verità inconfutabile, e quando tutti i segreti vennero alla luce, Deva dovette fare una scelta dolorosa: sarebbe rimasta con la famiglia che aveva sempre amato, o si sarebbe liberata dal suo passato doloroso per cercare una strada nuova, un futuro libero, senza i fardelli delle ferite antiche?
Alla fine, Deva capì che, pur amando suo padre, non poteva vivere in un mondo fatto di menzogne e rancore. Decise di lasciare andare tutto, abbandonando un passato complicato per cercare la pace interiore. Quella decisione non fu facile, ma Deva sapeva che solo affrontando la verità e liberandosi dai pesi della sua famiglia, avrebbe potuto costruirsi un futuro senza ombre.