Gurcan giaceva immobile nel letto d’ospedale nella terapia intensiva, il suo corpo debole stava combattendo contro una malattia grave che lo aveva devastato. I medici stavano facendo del loro meglio per tenerlo in vita, ma le sue condizioni peggioravano di giorno in giorno. Nonostante non potesse parlare, nel cuore di Gurcan c’era un grande dolore, perché sapeva che c’erano segreti che non poteva rivelare nelle condizioni in cui si trovava.
Kemal e Nihan non potevano rimanere fermi pensando a Ozan, l’amico che avevano perso nel caso che stavano indagando. Erano determinati a scoprire la verità, a qualunque costo. Dopo molti giorni di indagini, scoprirono una verità terribile: Gurcan aveva ricevuto dei soldi da una donna misteriosa per simulare un suicidio. Questa donna sembrava avere legami ambigui con forze oscure, ma a causa delle condizioni di Gurcan, non potevano interrogarlo per chiarire la faccenda.
Uscendo dall’ospedale, Kemal e Nihan incontrarono casualmente l’ex moglie di Gurcan, Seda, insieme ai suoi due figli. Seda, con uno sguardo preoccupato, rivelò che la sua famiglia era stata minacciata per lungo tempo. Persone sconosciute avevano inviato lettere minatorie e addirittura rapito i suoi due figli per un periodo, per poi rilasciarli senza spiegazioni. Non riuscivano a capire perché fossero coinvolti in un gioco così pericoloso.
Le parole di Seda erano come un pezzo importante nel grande puzzle. Kemal sospettava che coloro che stavano dietro al caso di Ozan e alle minacce contro la famiglia di Gurcan fossero le stesse persone coinvolte in questa cospirazione malvagia. Entrambi erano determinati a non fermarsi: dovevano scoprire chi c’era dietro a tutto questo, per liberare le vittime e restituire giustizia a Ozan. I prossimi indizi li avrebbero portati in una caccia spietata, dove la verità sarebbe stata rivelata, a qualunque prezzo.