Kemal, dopo aver riflettuto a lungo e seguito indizi sparsi, decise infine di affrontare l’ex moglie di Gurcan. Sapeva che lei era l’unica persona che poteva fornire informazioni importanti sul passato di Gurcan e che forse l’avrebbe aiutato a risolvere i misteri legati alla morte di Ozan. Non c’era più tempo da perdere, così Kemal chiese con fermezza di raccontare in dettaglio cosa fosse successo tra di loro.
L’ex moglie di Gurcan sedeva di fronte a Kemal, con un’espressione preoccupata e esitante. Sebbene nel suo cuore ci fossero molte cose che non voleva dire, vedendo la determinazione negli occhi di Kemal, capì che non poteva più nascondere la verità. Dopo un lungo silenzio, abbassò lo sguardo, sospirò e iniziò a raccontare.
Ammise che non era coinvolta nelle azioni di Gurcan, ma che era stata testimone delle pressioni e delle minacce che lui aveva subito. Non voleva danneggiare nessuno, ma non poteva negare che Gurcan aveva dovuto affrontare minacce continue da parte di qualcuno, che lo aveva costantemente messo sotto pressione. Queste minacce non provenivano solo da persone misteriose, ma erano legate a operazioni segrete a cui Gurcan aveva partecipato.
I dettagli che lei rivelò fecero scattare qualcosa nella mente di Kemal. Capì che le pressioni a cui Gurcan era sottoposto potevano essere il motivo per cui si era trovato coinvolto in un complotto più grande, un complotto dal quale non riusciva a liberarsi. Kemal credeva che dietro tutto questo ci fosse la persona che aveva orchestrato l’omicidio di Ozan. Questa rivelazione divenne un pezzo fondamentale del puzzle misterioso che stava cercando di risolvere.
Kemal lasciò l’incontro con un senso di rivelazione, come se una grande porta si fosse appena aperta davanti a lui. Ora, tutto ciò che doveva fare era scoprire chi fosse la persona che stava dietro alle minacce e alla manipolazione. Era determinato a non lasciare che la verità venisse sepolta, qualunque fosse la difficoltà che avrebbe incontrato.