Galip, pieno di sospetti, crede che Emir sia coinvolto nella scomparsa di Asu, ma Emir nega fermamente ogni accusa. Durante il confronto teso tra i due, Galip non riesce a scrollarsi di dosso la sensazione che suo figlio stia nascondendo qualcosa. Tuttavia, Emir rimane calmo e provocatorio, senza lasciare trasparire alcun segno di colpevolezza. Nel frattempo, Mercan, una determinata investigatrice, sospetta che Kemal abbia un chiaro movente legato alla relazione clandestina e all’eredità di Asu. Non crede che Kemal sia innocente e pensa che stia nascondendo qualcosa di importante.
Kemal decide di tornare a esaminare i filmati delle telecamere di sorveglianza, sperando di trovare un indizio cruciale. Nota un lavavetri comparire nell’area in cui Asu è scomparsa. Ciò che lo colpisce è che il macchinario è stato noleggiato da una società collegata a Emir, un dettaglio che aumenta i suoi sospetti. Kemal inizia a interrogarsi sul legame tra Emir e la scomparsa di Asu, anche se tutto rimane avvolto nel mistero.
Determinato a chiarire la situazione, Kemal affronta Emir. “La tua azienda ha noleggiato quel lavavetri. Come lo spieghi?” chiede Kemal. Emir risponde con un sorriso freddo: “Se davvero avessi voluto vendicarmi di Asu, pensi che avrei usato un metodo così semplice?” La risposta di Emir lascia Kemal ancora più confuso, incapace di capire se Emir stia dicendo la verità o stia solo complicando ulteriormente le cose.
Mentre il confronto tra Kemal ed Emir continua, la verità sulla scomparsa di Asu rimane avvolta dal mistero e dai segreti. Mercan prosegue con le indagini su Kemal, sospettando il suo coinvolgimento, mentre Galip osserva attentamente Emir, sperando di trovare un indizio. Ogni passo avanti sembra complicare ulteriormente il quadro, e il grande interrogativo sulla scomparsa di Asu rimane ancora senza risposta.