Asu rientrò a casa con il cuore pesante, un senso di ansia che le attanagliava lo stomaco. Non si aspettava di trovare Kemal ad aspettarla con un’espressione di rabbia sul volto. “Dobbiamo parlare,” disse lui, la sua voce ferma e decisa.
Asu cercò di mantenere la calma, ma le parole di Kemal le colpirono come un fulmine: “Voglio il divorzio, subito.” Rimase paralizzata, incapace di credere a ciò che aveva appena sentito. “Perché? Cosa sta succedendo, Kemal?” chiese, con la voce tremante e gli occhi pieni di lacrime.
Mentre Asu cercava di trovare una soluzione, la porta del soggiorno si aprì, e Nihan fece il suo ingresso. La sua presenza gettò benzina sul fuoco. Asu, incredula, guardò Nihan con occhi pieni di dolore e rabbia. “Non ci posso credere!” gridò, la voce spezzata dal tradimento. “Voi due avete cospirato contro di me, mi avete tradito così?”
Kemal rimase impassibile, mentre Nihan cercò di spiegarsi: “Asu, non è quello che pensi. Sono venuta solo per parlare con Kemal.” Ma le parole di Nihan non fecero altro che alimentare il risentimento di Asu. “Davvero? Mi avete fatto del male, e ora mi chiedete di accettarlo?”
La discussione divenne sempre più tesa mentre Asu accusava Kemal e Nihan di averla tradita. Cercava di far breccia nel cuore di Kemal, ricordandogli i bei momenti passati insieme, le promesse fatte e l’amore che sembrava non poter finire. Ma Kemal non vacillò. “Asu, è finita da tempo. Non posso più vivere in una relazione che non ha più amore,” disse con voce ferma.
Sentendosi impotente, Asu alla fine non poté fare altro che accettare. “Va bene, firmo il divorzio. Ma lasciami rimanere qui qualche giorno per raccogliere le mie cose,” chiese. Kemal acconsentì, il suo sguardo si fece meno duro.
Quando Kemal e Nihan se ne andarono, Asu rimase sola nell’appartamento, un luogo che un tempo le era familiare ma che ora sembrava freddo e distante. I ricordi affiorarono, facendo crescere il dolore nel suo cuore. Ma, in fondo, sapeva che non c’era più nulla da fare.
Asu si sedette sulla sedia, lo sguardo perso nel vuoto. “Questo è il prezzo da pagare,” mormorò tra sé e sé, mentre accettava con tristezza la realtà che tutto fosse ormai finito. Nell’appartamento silenzioso, il suo respiro pesante sembrava essere l’eco di una vita che stava giungendo alla fine.