Gulcemal stava sulla riva del lago, guardando le onde che si infrangevano sulla riva come ricordi sfocati nella sua mente. La scena che aveva appena visto lo tormentava, non riusciva a scacciarla. Deva, la ragazza che aveva sempre considerato una parte importante della sua vita, era inginocchiata accanto al lago, con le lacrime che scivolavano come pioggia. Non disse nulla, ma il suo sguardo aveva confermato qualcosa che Gulcemal non voleva credere: stava affrontando un passato pieno di segreti e sofferenza, e forse, non era l’unica a portare quel peso.
Gulcemal non riusciva a liberarsi dal rimorso. Il senso di colpa lo avvolgeva, ma il sospetto era ancora più profondo. Non sapeva se potesse credere a ciò che aveva visto, o se avesse sbagliato lui stesso a non accorgersi di ciò che stava accadendo. La sua coscienza lo tormentava, ma il cuore non smetteva di temere ciò che si nascondeva dietro quelle azioni.
Poi, quando Gulcemal tornò, Ibrahim, che aveva sempre mantenuto una posizione neutrale, decise di rivelare un segreto sconvolgente che aveva tenuto nascosto. Si sedettero nel salotto, la luce fioca della lampada illuminava il volto teso di Ibrahim, che sembrava più stanco che mai. Le parole di Ibrahim fecero rimanere Gulcemal senza fiato:
“Zafer non è la persona che tutti pensiamo.”
Gulcemal rimase sbalordito, non riusciva a credere alle sue orecchie. Guardò Ibrahim, incapace di capire perché stesse dicendo queste cose. Ibrahim continuò, con voce più bassa:
“Armagan… è tuo fratello.”
Quelle parole furono un colpo diretto alla mente di Gulcemal. Non riusciva a respirare, la testa gli girava. Armagan, l’uomo che aveva sempre considerato un amico, era in realtà suo fratello. Un intero capitolo della sua vita si sgretolò in un istante. Gulcemal aveva vissuto senza sapere, ingannato da una verità che gli era sempre stata nascosta.
I vecchi ricordi affiorarono improvvisamente. Gli odi del passato tornarono alla mente, intrecciati con le parole di Ibrahim, rendendo tutto confuso. Il senso di tradimento, dolore e rabbia lo sopraffecero. Gulcemal si rese conto che anche lui era stato intrappolato nel suo passato. Le relazioni, i ricordi che pensava fossero sepolti, ora riemergono, come una tempesta che distrugge tutto ciò in cui credeva.
Non sapeva cosa fare con tutto ciò che aveva appena sentito, con ciò che aveva appena vissuto. Forse il passato aveva creato barriere che non potevano essere abbattute, o forse era lui stesso a costruirle, impedendosi di affrontare la verità. Qualunque cosa fosse, Gulcemal sapeva che non poteva continuare a vivere nell’incertezza. Il passato non lo avrebbe mai lasciato andare, e la verità, per quanto dolorosa, era l’unica strada per liberarsi dalle vecchie ombre.