Deva sedeva di fronte a Gulcemal, il suo sguardo glaciale come il ghiaccio. Lui le aveva offerto una somma considerevole, ma lei non si mosse di un millimetro. “Non ho bisogno dei tuoi soldi,” disse, con tono fermo. “Ma dovrai dimostrare le tue accuse entro tre giorni. Altrimenti, non mi prenderò la responsabilità di ciò che accadrà.” Gulcemal, abituato a strategie forti e spietate, si trovò ora in una situazione difficile. Non si aspettava che Deva fosse così decisa e sicura di sé.
Senza altra scelta, Gulcemal chiese a Yelda di cercare il filmato che mostrava Deva andare a casa di Zafer. Yelda, pronta a fare qualsiasi cosa per mantenere la pace in famiglia, si infilò di nascosto a cercare le prove nel cuore della notte. Tuttavia, non ebbe molta fortuna quando venne sorpresa da Emrullah. Lui la fissò intensamente, sospettando che stesse facendo qualcosa di sospetto. In quella situazione tesa, Yelda reagì rapidamente. “Stavo solo chiamando mio figlio,” mentì con voce calma ma urgente. Emrullah annuì, sebbene continuasse a nutrire dei sospetti, e Yelda riuscì a sfuggire alla situazione pericolosa.
Nel frattempo, Gulendam, infuriata per la decisione di Gulcemal di lasciare Armagan a casa, non riuscì a trattenere le sue emozioni. Si incontrò con Mert e, in un momento di sfogo, rivelò una verità scioccante. “Sono la figlia di Zafer,” disse Gulendam, con uno sguardo risoluto. Mert, appena sentito, voleva subito informare Deva, ma lei lo interruppe prontamente. “Non dire nulla,” disse, con voce glaciale. “Sei tu la spia, e ti rimangono solo tre giorni.” Mert rimase in silenzio, non osando replicare, ma nel suo cuore un senso di preoccupazione si fece strada. Deva sapeva qualcosa su questo segreto?
Quella notte, Deva tornò a casa dopo una lunga giornata, la sua mente turbata da sospetti e tensioni. Non riusciva a dimenticare ciò che Gulcemal aveva detto e quello che aveva scoperto. In un momento di debolezza, si rifugiò nell’alcol. Bevendo fino a ubriacarsi, Deva stava per perdere il controllo di sé. In preda alla confusione, stava per rivelare il suo segreto a Gulcemal. “Se solo tu sapessi…” iniziò a dire, ma prima che potesse finire, svenne, crollando sulla poltrona. Gulcemal, che si trovava sulla soglia della porta, vide la scena, pieno di confusione e sospetto. Sapeva che Deva stava nascondendo qualcosa di importante, ma non riusciva a capire quale fosse il segreto che stava cercando di proteggere.