Nel contesto di una società divisa nel Sud Italia, il film Storia di una famiglia perbene ruota attorno a conflitti di classe, orgoglio personale e la lotta per trovare il proprio valore. Maria, una giovane donna proveniente da una famiglia povera, entra in un mondo di lusso e potere, dove deve affrontare non solo pregiudizi ma anche le sue stesse emozioni e scelte.
La storia inizia quando Maria, invitata a vivere con la ricca famiglia di Alessandro – il suo fidanzato –, si rende conto di non appartenere a quel mondo. Nonostante Alessandro e la sua famiglia cerchino di accoglierla, Maria percepisce chiaramente un sottile senso di superiorità, in particolare da parte della madre di Alessandro, che la considera inferiore.
Una lettera misteriosa dal passato di Maria riemerge, turbandola profondamente. Alessandro nota il suo cambiamento e cerca di capire, ma Maria gli risponde che il problema non è lui, bensì lei stessa. Maria sente di stare perdendo la sua identità cercando di adattarsi a un mondo che non le appartiene.
I conflitti esplodono durante una cena di famiglia, quando la madre di Alessandro umilia Maria, sottolineando che, anche vestita con abiti eleganti e vivendo in una casa lussuosa, non sarà mai alla loro altezza. Maria, con orgoglio e coraggio, si alza e risponde dichiarando che è fiera delle sue origini e che non rinuncerà mai ai valori che la definiscono come persona.
Maria lascia la casa, lasciando Alessandro pieno di dolore e confusione. Nonostante i suoi tentativi di fermarla, Maria afferma di dover tornare al suo mondo, non per paura o debolezza, ma per mantenere la propria dignità e autenticità.
Prima di andarsene, Maria porta con sé i ringraziamenti della madre, che ha trascorso tutta la notte a cucire per lei – un simbolo dell’amore e del sacrificio di una madre povera. Maria capisce che nulla può sostituire l’amore della famiglia e l’orgoglio per le proprie radici.