Mercan, con lo sguardo penetrante e il tono di voce gelido, affrontò Kemal in una piccola stanza per gli interrogatori. “Pensi davvero che rimanendo in silenzio i sospetti spariranno?” disse, esercitando una pressione evidente su di lui.
Kemal mantenne un’apparente calma, ma dentro di sé era combattuto. I dubbi sul suo coinvolgimento nella scomparsa di Asu non solo lo avevano messo al centro delle indagini, ma lo avevano anche reso l’obiettivo principale di Mercan. Tuttavia, Kemal sapeva che, invece di difendersi, doveva scoprire la verità per dimostrare la propria innocenza.
Kemal decise di tornare nell’appartamento di Asu, dove potevano nascondersi indizi importanti. Ispezionò ogni angolo, dagli armadi, alla scrivania, fino ai cassetti più piccoli. Ma tutto sembrava fin troppo normale, senza nulla di sospetto.
Quando si avvicinò alla finestra, notò un piccolo passaggio sotto di essa, collegato al sistema di scarico dell’edificio. Questo passaggio era stretto, ma abbastanza largo da consentire il passaggio di una persona. Improvvisamente, Kemal ricordò il video delle telecamere di sorveglianza che aveva visto: il lavavetri si era fermato a lungo al piano di Asu, proprio in corrispondenza di quel passaggio.
Kemal si sedette, riflettendo su ciò che aveva appena scoperto. Iniziò a mettere insieme i pezzi del puzzle: se quel passaggio era coinvolto, allora era possibile che Asu fosse stata costretta ad uscire dal suo appartamento attraverso di esso. Ma come era stato possibile organizzare un piano del genere?
L’immagine del lavavetri continuava a tornargli in mente. Quella macchina non era semplicemente uno strumento di pulizia, ma era chiaramente stata usata come parte di un complotto. E, cosa più importante, la macchina era legata a un’azienda di Emir – un dettaglio che Kemal non poteva ignorare.
Ora Kemal non doveva solo affrontare la pressione di Mercan, ma anche le crescenti sospetti su Emir. “Dice sempre che, se volesse vendicarsi di Asu, non lo farebbe in modo semplice,” mormorò Kemal. “Ma forse è proprio la complessità il modo in cui nasconde tutto.”
Con ciò che aveva appena scoperto, Kemal decise di agire rapidamente. Sapeva di non avere molto tempo prima di essere messo alle strette. Ma chi era davvero il responsabile della scomparsa di Asu? Emir, o qualcuno ancora più astuto?
La risposta poteva trovarsi proprio tra questi indizi ancora incompleti, e Kemal doveva correre contro il tempo per assemblarli in un quadro chiaro.