In un pomeriggio cupo, Deva incontrò Mert nel solito caffè, un luogo che un tempo rappresentava i loro giorni felici insieme. Ma quel giorno, gli occhi di Mert erano pieni di preoccupazione, privi della serenità di una volta. Con un sospiro profondo, confessò qualcosa che lasciò Deva senza parole: “Vefa sa della nostra relazione.” Il cuore di Deva sembrò fermarsi, i ricordi che aveva sepolto riaffiorarono, pesanti come un macigno. Mert continuò, la sua voce quasi implorante: “Ho paura che questo possa ferire Gulendam se Gulcemal lo scoprisse. Non posso dire la verità. Devi capirmi.” Quelle parole la spinsero in un labirinto di rimorsi, dove il passato e il presente si scontravano senza via d’uscita.
Nel frattempo, Gulcemal aveva preparato una sorpresa per dimostrare la sua sincerità a Deva. La portò in una stanza segreta nella sua dimora, un luogo che custodiva i ricordi della famiglia e, sorprendentemente, anche un arsenale di armi ordinatamente disposto in un angolo. Gulcemal prese la mano di Deva, il suo sguardo determinato: “So che la mia famiglia ha avuto un passato oscuro, ma ti prometto che non useremo mai più la violenza.” La determinazione nelle sue parole commosse Deva, ma la lasciò anche in conflitto. Non poteva fare a meno di pensare che, nonostante la buona fede di Gulcemal, i segreti che custodiva dentro di sé avrebbero potuto distruggere tutto.
Tornata a casa, Deva rimase seduta in silenzio nella sua stanza, fissando il contratto commerciale che Gulcemal le aveva consegnato poco prima. Voleva che tutto tra loro fosse trasparente, che la loro collaborazione iniziasse con la fiducia reciproca. Ma come poteva firmare quel documento sapendo che ogni firma avrebbe portato con sé il rischio di far crollare quella relazione? Le parole di Mert su Vefa, le promesse di Gulcemal e il passato che la tormentava si intrecciavano, opprimendo il suo cuore.
Con il calare della notte, Deva si trovò sul balcone, lo sguardo perso verso le luci lontane della città. Il vento freddo della sera accentuava il suo senso di inquietudine. Si chiese: Vale davvero la pena proteggere tutto questo? Se la verità venisse a galla, questa felicità sopravviverebbe o si rivelerebbe solo un sogno destinato a svanire? Una lacrima le scese lentamente lungo il viso, portando con sé un dolore che solo lei poteva comprendere. In quel momento, Deva capì che il cammino davanti a lei sarebbe stato pieno di scelte difficili, da cui non avrebbe potuto fuggire.