Dopo essere scappata dalla situazione pericolosa alla fabbrica, Asu tornò a casa con un’espressione indifferente, come se nulla fosse successo. Cercò di mantenere un atteggiamento altezzoso, ma nel suo cuore c’era solo preoccupazione. Le sue azioni, i suoi piani segreti, tutto ciò che aveva fatto, continuavano ad ossessionarla. Tuttavia, non si aspettava che Kemal sapesse già tutto. Lui non solo sapeva cosa fosse successo alla fabbrica, ma conosceva anche tutti i complotti in cui Asu era coinvolta nell’ombra. Quando Asu entrò nel salotto, lo vide seduto lì, con uno sguardo gelido e pieno di rabbia.
Kemal non perse tempo, la guardò dritto negli occhi e con voce glaciale disse: “Chiedo il divorzio.” Le parole di Kemal colpirono Asu come un fulmine. Non riusciva a credere a ciò che stava sentendo. Lui continuò: “I nostri sentimenti sono morti, ma non è solo per questo. Hai commesso dei crimini che non possono essere perdonati, e io non posso vivere con una persona come te.” Ogni parola di Kemal era come un colpo al cuore di Asu. Crollò completamente, incapace di dire una parola, con gli occhi pieni di lacrime, non sapendo cosa fare.
Proprio in quel momento, Nihan entrò nella stanza, il suo volto segnato da rabbia e dolore. La guardò dritto negli occhi, senza dire nulla, ma il suo sguardo era carico di disprezzo. Asu sentiva che il mondo stava crollando davanti a lei. Nihan non riuscì più a tacere, e scatenò una discussione violenta tra i tre. Le accuse di Kemal e Nihan erano come lame affilate, rivelando ogni segreto, ogni crimine che Asu aveva cercato di nascondere. La verità dolorosa su tutto ciò che aveva fatto venne alla luce, e in quel momento Asu capì che non c’era più nulla da fare, tutto era finito.