Emir, con occhi penetranti, notò i segni insoliti sulla scena dell’incidente di Nihan. I graffi sulla carrozzeria non somigliavano affatto a quelli di un normale impatto. Più indagava, più era certo che ci fosse stata un’interferenza da parte di una terza persona. Con l’istinto di un uomo che protegge sempre le persone che ama, Emir non poteva lasciare che l’incidente passasse inosservato. Affidò a Tufan, il suo fedele braccio destro, il compito di trovare il mandante.
Nel frattempo, Gurcan cominciava a percepire una minaccia crescente. Gli intrighi in cui era coinvolto stavano lentamente emergendo. Per garantire la sicurezza sua e della sua famiglia, si rivolse ad Asu, la donna di cui si fidava di più. Asu, con la sua intelligenza e prontezza, colse subito la gravità della situazione. Sapeva che Gurcan era intrappolato in un gioco pericoloso e che doveva aiutarlo a uscirne.
Tarik, il vero responsabile della morte di Ozan, viveva in un terrore crescente. Temeva che Kemal avrebbe presto scoperto la verità e rivelato tutto. La pressione psicologica aumentava e Tarik stava perdendo il controllo. Cominciò a dubitare di tutti quelli intorno a lui, perfino delle persone più vicine.