Cinque anni fa, Gulcemal cadde da una scogliera e fu dato per morto. La sua morte causò un dolore infinito per Deva, che aveva sempre creduto che lui non fosse mai davvero andato. Anche se la famiglia e gli amici pensavano che non potesse sopravvivere alla caduta, Deva continuava a sperare segretamente che un giorno Gulcemal sarebbe tornato. Le lunghe notti le passava sveglia, ascoltando ogni rumore, sperando di sentire un segno da lui. Non riusciva a dimenticarlo, e il suo amore per lui rimaneva intatto, come il primo giorno.
Dopo cinque anni, ciò che aveva sempre sperato finalmente accadde. Un pomeriggio, una nave arrivò al porto di Istanbul, e un uomo scese dalla nave. I suoi capelli e la sua barba erano cambiati, i suoi occhi pieni di dolore e pesanti di sofferenza, ma lui era proprio Gulcemal. Non era più l’uomo che Deva aveva amato, e lei si rese subito conto che lui era cambiato completamente. Gulcemalnon era più l’uomo forte e orgoglioso che conosceva. Ora era un’ombra di se stesso, con ferite che non sarebbero mai guarite.
Zaffer ricevette una lettera da Gulcemal, nella quale c’era una domanda che la costrinse a confrontarsi con la verità: “Mi hai mai amato davvero?” Era una domanda che Gulcemalnon riusciva a rispondere nemmeno a se stesso. Zaffer non riusciva a rispondere, perché nel suo cuore, l’amore per lui era qualcosa che non sarebbe mai cambiato, ma allo stesso tempo era un dolore insopportabile da superare. Alla fine, in piedi sul bordo della scogliera, Gulcemal, con tutti i suoi pensieri dolorosi sulla vita e sull’amore perduto, decise di saltare e porre fine a tutto. Zaffer, da lontano, non poté fare nulla per salvarlo. La morte di Gulcemal segnò la fine di una storia d’amore tragica, ma fu anche una liberazione per lui dalle sofferenze che lo avevano tormentato.